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La mia prima ricarica carbo

la mia prima ricarica carbo.

Ciao a tutti! In concomitanza delle feste pasquali sono arrivata ai 28 giorni totalmente low carb e dopo questo mese fatto in pura chetogenica, il mio nutrizionista mi ha detto di introdurre i carboidrati e martedì di tornare in chetogenica. Così ho fatto, mi sono goduta le feste pasquali senza problemi, mangiando tutto quello che abbiamo preparato senza scoppiare.

 

Fra Domenica e Lunedì ho mangiato quindi, un pezzo di colomba senza glutine, cioccolato fondente del mio uovo di pasqua, gnocchi al ragù, crocchette di pollo, birra, vino e una bella grigliata mista con la mia amatissima salsa bbq.

 

Insomma ho mangiato le cose tipiche da festa che mangio quelle 3/4 volte all'anno e Pasqua e pasquetta sono una di quelle occasioni! Non ho avuto sensi di colpa, non sono stata male e mi sono divertita a preparare queste pietanze, ma arrivata a Lunedì pomeriggio non vedevo l'ora di tornare immediatamente in chetogenica.

 

Perché? Beh, come vi ho detto, non sono stata male, ma non sono nemmeno stata bene, nel senso, a parte gli alcolici che non reggo assolutamente e mi danno quel piacevole senso di testa leggera che dopo poco si tramuta in un cerchio gigante, in questi due giorni mi sono sentita completamente priva di forze. Era come se anche fare  un solo passo fosse correre la maratona di New York, avevo il fiatone, la pancia gonfissima e una sonnolenza perpetua e... Mi era tornato il senso di fame! Non mi mancava per nulla, il brontolio dello stomaco, quella voglia cieca e incontrollabile di dolce o pane, la bocca secchissima come se avessi la sabbia e poi la nausea sia quando cedevo e mangiavo qualcosa di carboidrato sia quando trattenevo la fame che diventava talmente tanta da darmi forte nausea.

 

Ovviamente anche a livello psicologico ne ho risentito, anche qui, ripeto che non mi sono sentita in colpa e l'ho vissuta serenamente, ma invece che sentirmi in forma, bene, BELLA come mi sentivo la maggior parte dei giorni durante la keto, mi sono sentita un cassonetto dell'umido fatto e finito.

 

Anche qui, perché? Sicuramente il sentirmi debole, con poche forze e con un sonno perenne, mi "imbruttisce", come i giorni di pioggia che passa la voglia di fare qualsiasi cosa, quando ti senti così fiacco e meno attivo ti senti anche meno in forma, di conseguenza più "brutto", inoltre, non so se è stato per via dei carboidrati che aumentano la ritenzione idrica ma il mio corpo si è letteralmente gonfiato, dalla pancia piatta che sono solita vedere al mattino a uno stomaco che sorpassa le tette!!

 

Insomma non ne potevo più e mi sono ripromessa che anche quelle 3/4 occasioni all'anno dove uno mangia di più senza stare a controllare molto cosa e quanto non le avrei mai più volute fare. Non perché sia una questione di "oddio adesso sono grassa, ho buttato tutti gli sforzi al cesso" no, ma semplicemente perché mi sono resa conto che quando vado oltre rispetto a quello che sono solita mangiare durante l'anno (al di là della chetogenica, ho sempre avuto uno stile alimentare molto regolare e corretto) sento come se il mio corpo fosse intossicato, come se lo stessi avvelenando, dandomi un piacere per le papille gustative ma un grandissimo disagio per tutto il resto del mio corpo.

 

Sono dunque arrivata a pensare: vale la pena soddisfare il piacere delle mie papille gustative e mandare a quel paese l'intero mio assetto digestivo? Assolutamente no!

Preferisco dare soddisfazione alle mie papille gustative sì, ma in maniera decisamente più oculata e controllata, il piacere è una delle cose più belle al mondo, il cibo e la vastità di sapori sono magnifici ed è importantissimo soddisfare questo bisogno di cadere nel piacere più totale e MAI ci rinuncerò, ma sicuramente da oggi in poi questo piacere non si ridurrà a un: "quel che succede a Mykonos rimane a Mykonos" nel senso, che oggi mi concedo tutto, ma più a un: oggi mi concedo questo e quest'altro in questa maniera ma il resto rimane come da quotidianità.

 

Perché i giorni di ricarica carbo li avresti fatti tutti così altrimenti? No ovviamente, il caso ha voluto che la Pasqua coincidesse con il mio giorno di ricarica carbo ed essendo Pasqua una di quelle poche occasioni dove mi concedo quello che voglio, questa ricarica carbo è stata nettamente troppo alta rispetto a quello che farò nei prossimi giorni in cui introdurrò i carboidrati.

Intanto, i carboidrati adesso li reintrodurrò ogni 15 giorni, non più 28 come il primo "ciclo" fatto di chetogenica e sicuramente si tratterà di un pasto dove provvederò a inserire i carboidrati controllando che siano a basso indice glicemico e controllandone la quantità, bilanciando anche gli altri macro.

 

Infine arriviamo al giorno dopo i due giorni di bagordi. Che dire? La ripresa è stata estremamente difficile, il mio corpo è rimasto una botte di liquidi e gonfiore, mi sono sentita ancora affaticata e svogliata, ho sentito ancora la fame nonostante sia tornata a mangiare keto, questo perché sono uscita dalla chetosi e ora mi ci vorrà qualche giorno per rientrarci e ritrovare i benefici delle dieta chetogenica. La cosa che più mi ha sconvolto è stato il pesarmi dopo i due giorni per vedere come incida un cambio di alimentazione sulle fluttuazioni di peso per via di ormoni, liquidi, ritenzione idrica ecc,

Ovviamente sono consapevole al 100% che non si tratta di un aumento di peso dovuto a grasso, quindi so per certo di non essere ingrassata in soli due giorni (magari 200gr al max) e che un aumento di peso è dovuto a tutto quello che ho citato in precedenza ma sta di fatto che in due giorni, il mio peso è aumentato di 3 chili!

 

Questo non mi ha abbattuto, sono consapevole che è un numero e che dietro quel numero ci sono fattori che non indicano che il mio grasso corporeo è aumentato, anzi mi ha incoraggiato a tornare ad allenarmi, a mangiare keto e ha rinforzato la mia idea di quanto la keto mi stia dando enormi benefici a cui non voglio minimamente rinunciare!

 

Quindi oggi sono felicissima di tornare a regime, e sono certa che otterrò ancora più risultati e già mi sento 10 volte meglio!

 

Voi invece come avete affrontato la Pasqua?

 

A presto,

 

Cinzia

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